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al testo di Salvatore Pizzo
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Siamo, siamo, strabilianti lo siamo: decisa che la partita è per censo e che intenso è il pathos, si resta a lato nell'inferno degli umiliati stretti. seri ci chiniamo a guardarci i piedi: instabili e sconosciuti i piedi. Stanchi ci portano da una stanza all'altra regioni d'un tratto sconosciute. E sempre ci bruciano di loro ,per farci sentire che ci sono, che ci siamo ancora per un viaggio per una passeggiata lungo la riva di quel fiume che ci scorre sangue: Goccia a goccia che ci sfila in vena miraggio tra un universo e l'altro per rivangar terre esaurite di frutti assediati da qualche parassita di troppo ... Con qualche affetto di meno. |
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